Una speranza per Miele!
È difficile scrivere di fronte a tante emozioni contrastanti. Da una parte c’è euforia, speranza, la nostra solita enfasi positiva… dall’altra invece tanta malinconia. Deve prevalere assolutamente la prima, senza alcun dubbio, ma siamo umani e di fronte al distaccamento, seppur per breve tempo, non è facile. Dopo aver passato tante settimane a scrivere, chiamare senza mai ricevere un aiuto vero e proprio ieri è arrivata la mail tanto sperata. E così dopo Asti, poi Cremona, le telefonate a Roma, Cuneo, Padova, Firenze, Pistoia, Ticino finalmente una porta non ci si è chiusa in faccia. Non sembra vero. Ma qualcosa si è mosso…
Una serie di collegamenti, di contatti che si incastrano e così…
Stamani alle 5 siam partiti destinazione Lodi. Dopo aver letto il nostro messaggio l’Università di Milano, reparto ruminanti, ha deciso di prendere Miele in carico per provare a darci una mano, ad avvicinarci al miracolo che tanto sogniamo, più di ogni altra cosa al mondo. E così eccoci qui… ci mettiamo in auto quando è ancora notte, l’alba e poi una luce dorata addolciscono ancora di più questo viaggio, poi la nebbia fitta ed eccoci arrivare a Lodi.
Durante tutto il viaggio Miele non ha mai smesso di sorridere, di guardare fuori dal finestrino e mangiare il fieno. Come in ogni singolo mese passato assieme dimostra un equilibrio che difficilmente in tutta la vita riuscirò, riusciremo ad avere.
Entriamo con l’auto all’interno del polo universitario e arriviamo al “reparto”. Un giovane ragazzo ci viene incontro, è il Dottore che si prenderà in cura Miele. Sguardo professionale, deciso e molto convinto. In pochi giorni, anzi poche ore si è studiato tutto quanto il caso e con lui ci sono i suoi studenti.
Prima il colloquio con il dottore. Parole decise e a tratti è stato davvero cinico ma è normale nel ruolo che ricopre. Fuori gli studenti, 7 ragazze e 1 ragazzo, si prendono subito cura del nostro cucciolo e tra analisi e coccole lo mettono subito a suo agio. E’ già il tempo del saluto a Miele, un ultimo grissino mangiato assieme e siamo costretti a uscire. Iniziano nuove analisi e poi tanti esercizi e fisioterapia dedicati.
Ci dirigiamo alla vicinissima Basilica di San Bassiano ma purtroppo è chiusa. Il sole splende, la nebbia si è dissolta. Un po’ di tempo di silenzio e poi ripartiamo verso casa.
Ogni tanto guardiamo dietro, ci voltiamo per vedere se guarda fuori dal finestrino. Una lacrima, due lacrime mentre percorriamo la strada che porta verso le nostre montagne. È impossibile non piangere. 5 mesi trascorsi assieme, giorno e notte, sono tanti. Ci ha insegnando tutto, ormai è il nostro Guru spirituale. La tristezza è tanta, ci sentiamo impotenti, ma bisogna aver fiducia. Tanta fiducia. Sette, dieci, quindici giorni di fisioterapia intensa, di cure e ci auguriamo tante coccole. Questo è il verdetto.
Durante tutto il viaggio rimbomba dolorosamente nelle nostre menti questa frase “Se lo aveste portato prima sarebbe stato più facile”. Il rammarico è tanto per l’esser arrivati tardi ma sinceramente avrò parlato con venti veterinari di tutta Italia in questi mesi e purtroppo nessuno ci ha mai detto di questa opportunità immensa. Nemmeno da chi vive e studia le capre da sempre. Dovevamo cercarlo meglio noi? Forse… mea culpa.
Chi ci conosce sa che abbiamo veramente fatto il possibile.
La luce torna ad addolcirsi mentre la Bisalta è sempre più vicina.
Siamo a casa e presto le stelle illumineranno la notte che speriamo porti tante buone notizie. Sarà difficile non condividere la notte con Miele, non trovare i suoi sorrisi quando sente il rumore dei grissini ma ora c’è bisogno di pensieri positivi e tanto amore.
Ora c’è anche bisogno di Voi, proprio come avevate fatto due anni fa con Luce. Non chiediamo null’altro che i vostri pensieri d’amore rivolti a Miele, preghiere, meditazioni.
Nulla accade per caso e tutto si può stravolgere in positivo. È il momento, adesso. ORA.
Grazie. 🙏🏻❤️